Dopo i Castelli Romani, ecco un altro territorio nel Lazio molto interessante per la produzione vitivinicola. Dove sopravvive una varietà a bacca rossa sfuggente e sconosciuta al grande pubblico, le cui origini si perdono nel passato al punto da risultare sconosciute persino agli abitanti del luogo.
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Scacciadiavoli, l’Umbria e l’eredità del Principe
Dagli spumanti (bianco e rosé) al sagrantino passito passando per i bianchi del territorio e, naturalmente, per i due vini rossi Montefalco e Sagrantino secco. Questo è il racconto della visita a una tenuta dove abbiamo trovato storia, autenticità e ospitalità. Ma soprattutto, dove abbiamo fatto una monumentale degustazione!
L’identità territoriale attraverso gli autoctoni monovitigno
Una drinklist di buoni vini rossi intorno ai 10 euro ottenuti da vitigni fortemente identificativi del territorio di provenienza, corredata da qualche informazione sulle cantine e dalle mie note di degustazione.
Autoctoni monovitigno, perché preferisco il Sagrantino ai Supertuscan.
Un vitigno fortemente territoriale, salvato dall’oblio e rilanciato da un viticoltore ostinato e innamorato delle tradizioni. Un vino robusto, di grande personalità e molto riconoscibile grazie alla sua carica tannica perfino aggressiva. Ma non è difetto, è carattere…