I due volti del Chianti Classico: Ricasoli e l’Erta di Radda

Road trip in una zona di produzione tra le più famose e ricca di storia. Un week end all’insegna delle degustazioni e delle visite, in vigna e in cantina, a due produttori molto diversi. Sullo sfondo boschi, colline vitate, piccoli borghi e… enormi bistecche alla fiorentina.

Vitigni autoctoni laziali, ecco il Nero Buono: chi vincerà il derby di Cori?

Dopo i Castelli Romani, ecco un altro territorio nel Lazio molto interessante per la produzione vitivinicola. Dove sopravvive una varietà a bacca rossa sfuggente e sconosciuta al grande pubblico, le cui origini si perdono nel passato al punto da risultare sconosciute persino agli abitanti del luogo.

La viticoltura di qualità ai Castelli Romani: Castel de Paolis

Una zona collinare di origine vulcanica a sud-est di Roma storicamente vocata alla quantità, ma che invece presenta tutte le potenzialità per produrre grande vino. Lo dimostrano la storia e i vini di Castel de Paolis. Una storia di ricerca, passione e qualità iniziata a metà anni ’80 e che prosegue ancor oggi.

Scacciadiavoli, l’Umbria e l’eredità del Principe

Dagli spumanti (bianco e rosé) al sagrantino passito passando per i bianchi del territorio e, naturalmente, per i due vini rossi Montefalco e Sagrantino secco. Questo è il racconto della visita a una tenuta dove abbiamo trovato storia, autenticità e ospitalità. Ma soprattutto, dove abbiamo fatto una monumentale degustazione!

Autoctoni monovitigno, perché preferisco il Sagrantino ai Supertuscan.

Un vitigno fortemente territoriale, salvato dall’oblio e rilanciato da un viticoltore ostinato e innamorato delle tradizioni. Un vino robusto, di grande personalità e molto riconoscibile grazie alla sua carica tannica perfino aggressiva. Ma non è difetto, è carattere…

Dalle cantine di Barolo alle vigne di Furore.

Non è il titolo di un film di Bruce Lee, o di Quentin Tarantino. Sono due luoghi magici legati al vino che mi è capitato di visitare, in ottima compagnia e a breve distanza di tempo l’uno dall’altro. Sono paesaggisticamente molto diversi, ma entrambi bellissimi. E sono ricchi di storia e suggestioni, che qui voglio provare a raccontare.

Vino e mito. La vigna e la cantina dove è nato il Brunello.

Che è buono lo sanno tutti. Ma vi siete mai domandati chi l’ha inventato, e come ha fatto a diventare una icona italiana nel mondo? Ricordo di una visita a Montalcino. E di un incontro che, nonostante sia durato pochi attimi (e siano ormai passati dieci anni), è ancora molto vivo nella mia memoria.